Nello stormir di fronde d’oleandro rosa
la penna preda d’immortalità
( o una moderna tastiera):
questo ciascuno spera
affidando una storia
di ridicoli eroismi quotidiani
indifferenti agli altri;
salvo che tu catturi
con giochi logici e paranoie espressive
lo sguardo e l’attenzione
un po’ svagata
di chi con serietà e pudore
porta a definizione
senza tanto rumore
il pegno di una vita senza senso
oltre la siepe d’oleandro rosa.


luglio 2004

La cognizione e la ricognizione dei morti