Al funerale di zia Carla

Il ghiaccio scricchiolava i miei pensieri
e il sale di parole e gesti usati.
“Ciao, come stai?” , “Tua madre?” , “La salute”
Stringo la mano che mi porgi tesa
parlandomi di Umberto e zio Renato.

Frasi gentili un po’ convenzionali
"Ricordi quella volta al ristorante?”
Con l’olio nel bicchiere…Divertente.
Ma come ci guardò tutta la gente!
Volevo scomparire in quell’istante.
E quando un avventore un po’ insistente
“Ma lei è la signora Voltolina"
S’illuminò quel volto da bambina.

E con sussiego annuì, la testa china.
Ma l’onda dei ricordi fu interrotta
da nuove mani tese per la stretta.


Dicembre 2005