Abbiamo espresso sul processo costituente di questo partito in passato alcune perplessità legate alla sua collocazione in Europa, alla sua vocazione laica, alla sua interpretazione dei bisogni fondamentali del mondo del lavoro. Ma la nostra profonda formazione democratica ci ha fatto accettare il responso espresso dalla maggioranza con l’intento di presidiare quei valori che noi consideriamo irrinunciabili e che hanno caratterizzato il nostro impegno in tutti questi anni di militanza.
Siamo consapevoli che la crisi politica ha provocato un avvitamento degli eventi e ora l’impegno primario è quello di non lasciare il nostro futuro nelle mani di una destra priva di alcun senso dello stato al punto di posporre gli interessi del nostro Paese a quelli del proprio egoismo di potere. Prova ne è quella legge elettorale deprecabile gettata nelle gambe degli avversari con il solo scopo di impedirne l’azione di governo.
Sappiamo di poter svolgere in questa fase un ruolo di ponte verso tutti quegli elettori sfiduciati, che non hanno aderito al nuovo corso. Ciò è reso necessario dalla vocazione maggioritaria del PD e dalla scelta di Veltroni di correre da soli.
Condividiamo la connotazione di partito di governo e non di testimonianza ideologica o semplicemente identitaria.
Condividiamo lo sforzo di costruire un’area di dialogo fra posizioni diverse, un laboratorio di confronto su questioni cruciali, eticamente sensibili, rifiutando l’idea di una società lacerata da contrapposizioni e antagonismi inconciliabili, capace invece con la forza delle argomentazioni di trovare il punto di confluenza nel rispetto delle regole.
Condividiamo il progetto di sviluppo fondato su un patto tra produttori, coscienti però della sperequazione iniziale dei soggetti sociali
Condividiamo l’impianto dinamico teso a premiare il merito e a favorire i migliori, ma senza dimenticare il sentimento di solidarietà nei confronti di chi è meno fortunato, di chi cade per malattia o per circostanze esistenziali.
Sulla base di questi principi irrinunciabili confermo la mia adesione al gruppo dei democratici socialisti e mi scuso se per precedenti impegni non potrò essere presente alla convenzione di venerdì 14 marzo, a cui invio però i miei auguri di un buon lavoro.

Angelica Lubrano
Quiliano (SV)

 

AI DEMOCRATICI DELL’AREA DI SINISTRA