Perche un'area di sinistra?

Perché la fuoruscita dei vertici dell’area di sinistra dal Partito non sembra aver tenuto conto della difficoltà della base. A Roma si formano nuovi gruppi parlamentari. Hai a disposizione i luoghi, le opportunità per continuare a fare politica. Ma per la base, nei paesi, nelle lontane periferie, fuori dal partito è tutto più difficile…
Perché va respinta ogni accusa di incoerenza morale. C’è un’unica coerenza da salvaguardare: il rispetto delle regole democratiche. C’è stato un congresso in cui non abbiamo vinto e non abbiamo convinto. Va accettato il responso della consultazione congressuale.
Perché anche fra i compagni che hanno votato si ci sono molte incertezze e perplessità. Con questi compagni va mantenuto un dialogo
Perché, innanzitutto, vanno salvaguardati quei valori che ci contraddistinguono come “di sinistra” : la collocazione in Europa, la difesa della centralità del lavoro e dello stato sociale, della laicità e della pace nel mondo, della legalità e della responsabilità individuale e fino a quando la Costituente resterà un libro bianco il nostro compito è quello di presidiare quei valori. Va dimostrato che la nostra non è una questione nominalistica, ma di sostanza.
Perché va verificata l’autentica disponibilità della maggioranza del partito a lasciare uno spazio di espressione alle diverse anime permettendone la praticabilità politica dentro il percorso costituente.
Perché, poi, la malattia storica della sinistra è sempre stata la frammentazione. Dividerci ci rende tutti più deboli e meno difendibili i nostri valori .
Perché il quadro politico fuori dal Partito e nelle sinistre del nostro Paese resta, per il momento, confuso: la sinistra alternativa (Rifondazione, PDCI) ha nei propri congressi manifestato l’assoluta indisponibilità a confluire nell’ambito del Socialismo europeo e con i Socialisti italiani oggi il dialogo sembra piuttosto complicato dal condizionamento iperliberista dell’alleanza con i radicali che confligge fortemente con i nostri principi di solidarietà sociale.
Perché, infine, il quadro politico è tutt’altro che chiaro e definitivo: la futura legge elettorale potrà determinare nuovi scenari, nuove alleanze e assembramenti. Occorre attendere l’evoluzione degli eventi per elaborare nuove strategie.
Perché, per concludere, l’uscita dal partito, come l’adesione, resta sempre un’opzione aperta e di natura squisitamente individuale.

Angelica Lubrano
Quiliano (SV)

PERCHE' OGGI RESTARE?